Un incontro per spulciare tra le storie e i cambiamenti che la storia e la società imprimono e impongono ai libri per bambini.
“Perché credeva che fosse zucchero. Naturalmente, come tutti i cinesi, invece di dire zucchero aveva detto zucchelo, ma io ho tradotto in italiano.” Da Cion Cion Blu, di Pinin Carpi, 1968. Oggi non ci permetteremmo di usare una simile espressione, per riferirci al modo di parlare di qualcuno proveniente da un paese straniero. Così come non apostroferemmo nessuno con un ciccione, nano, pelato… L’approccio di autori ed editori verso “l’altro”, di qualsiasi differenza si tratti, è radicalmente mutato. Anche se alcuni classici continuano a parlarci e divertirci con la loro lingua politically uncorrect! Quali sono i nuovi modi di raccontare l’altro? Lo sforzo integrativo è sempre un vantaggio, in termini narrativi? Cosa comporta nella costruzione di storie umoristiche?
Un incontro per spulciare tra le storie e i cambiamenti che la storia e la società imprimono e impongono anche, e spesso soprattutto, ai libri per ragazzi.